Descrizione
Da tempo oramai i dati statistici, le ricerche OCSE PISA, le lettere di lamentele dei prof universitari, gli articoli di giornale, tutti insomma segnalano che gli studenti italiani hanno difficoltà nella comprensione del testo, non amano leggere, non praticano la scrittura. Sarà vero? E se è vero perché? Chi si deve o dovrebbe occupare di questo? Che ruolo ha la scuola? I docenti di italiano devono o possono lavorare meglio? Leggendo le Indicazioni Nazionali e le Linee guida per gli istituti superiori, in realtà, c’è già quasi tutto scritto e si trovano le risposte a molte di queste domande. Le indicazioni sono un documento prezioso, le linee guida anche. Suggeriscono idee e proposte di lavoro, scardinano in effetti molti luoghi comuni sulla didattica dell’italiano che da tempo trovano spazio nella scuola. Ci invitano ad abbandonare l’idea di “programma” e a lavorare invece per insegnare competenze. Competenze appunto di lettura e scrittura che i nostri studenti non hanno o non avrebbero a sufficienza.
Il problema sta in fondo tutto qua. Come si può lavorare davvero sulle competenze nella scuola? Si può se si opta per una didattica laboratoriale che metta al centro lo studente e le sue esigenze non il programma e il libro di testo o non solo quello, come spesso succede ancora oggi. Insegnare in questo modo, per alcuni inusuale per altri magari interessante ma faticoso, si può. Non è facile, non è nemmeno scontato, ma dà enormi soddisfazioni. Gli alunni si appassionano pian piano ai testi, al leggere, allo scrivere. La classe diventa una comunità di lettori e scrittori che cresce insieme in un percorso calibrato e ogni volta diverso.
La metodologia americana del Writing and Reading Workshop fornisce una risposta strutturata a queste esigenze e aiuta i docenti a fornirsi di una cassetta di attrezzi didattici adeguati e funzionali per poter lavorare in classe. Gli studenti acquisiscono camminando insieme competenze vere, lavorando su compiti così detti di realtà, cioè affrontando il leggere e lo scrivere come strumenti non per la scuola, ma per la vita. Ecco infatti tutto il senso della questione. Gli strumenti forniti dalla cultura umanistica, io credo, siano essenziali per la vita di tutti i futuri cittadini e di tutti gli studenti. Come fornirli ai nostri ragazzi senza che diventino noiosi, pedanti, lontani dalla realtà che essi oggi vicino? Come avvicinare agli autori, ai libri? Come far amare la scrittura come forma di empowerment personale?
Dobbiamo insegnare in modo laboratoriale, tenendo presenti le nuove esigenze dei nostri adolescenti, i ristretti tempi di attenzione, la complessità del mondo della conoscenza diffusa in cui oggi essi si trovano a vivere. Mettendo in pratica alcune indicazioni del WRW e adattando il metodo alla scuola italiana tutto questo non solo è possibile, ma è già stato sperimentato con buoni risultati. Il WRW è una metodologia complessa, strutturata ma flessibile, ormai di lunga data negli Stati Uniti. Sperimentata dagli anni 70, oggi è stata sistematizzata presso la Columbia University a NY da Lucy Calkins e da molti altri. In Italia si sta sperimentando ormai anche in molti istituti superiori da qualche tempo e non solo nella scuola superiore di primo grado.
FINALITA’ DEL CORSO
- Conoscere la metodologia del WRW e le sue origini
- Riflettere sulla didattica per competenze
- Costruire in classe il laboratorio lettura e il laboratorio scrittura ( prima fase)
- Conoscere lo strumento base del WRW cioè la Minilesson
- Promuovere un atteggiamento metacognitivo in docenti e studenti
BIOGRAFIA DEL FORMATORE
Sabina Minuto è docente di materie umanistiche nella scuola superiore di II grado e si occupa da anni di metodologie didattiche, in particolare dei laboratori di lettura e scrittura messi a punto dalla Columbia University (Writing and Reading Workshop) contribuendo a portarne in Italia il metodo.
Elisa Golinelli è docente e formatrice specializzata in Disturbi Specifici dell’Apprendimento, counseling e prevenzione del disagio scolastico, contribuisce attivamente a portare in Italia l’innovativa metodologia del Writing and Reading Workshop.
Il dr. Rossi è il massimo esperto in Italia sulla cooperazione in classe. Ha già formato più di 50 mila docenti e oltre 500 scuole. Il metodo della Didattica cooperativa® è stato sviluppato unendo la ricerca teorica con l’esperienza diretta con classi e gruppi di ragazzi ribelli e oppositivi. Da sempre innamorato di bambini e ragazzi “difficili” la sua ricerca può essere racchiusa in una domanda:“Come equipaggiare bambini, ragazzi, insegnanti e genitori per affrontare le nuove sfide del mondo liquido?” La via proposta del Metodo Rossi è: “Coltivare (in classe a casa) menti critiche e cuori intelligenti.” Il dr. Rossi è autore di oltre 30 pubblicazioni. Attualmente è direttore scientifico di Prospettive Didattiche direttore del Centro Didattica Cooperativa e curatore scientifico per Pearson Italia. Ha collaborato con la SUPSI (università della Svizzera Italiana) per la formazione degli insegnanti. E’ spesso ospite di RTL 102.5 nel programma No Stop News per parlare di scuola e genitorialità.